Monteprandone, così brucia

Hc Monteprandone-Carrara 21-22
MONTEPRANDONE: Coccia 4, Di Cocco, Poletti, D’Angelo, Cani 2, Mucci, P. Funari, F. Funari, Parente, Mattioli 1, Campanelli 2, Marucci 12, Lattanzi, De Cugni. All.: Vultaggio.
CARRARA: Bisori, Biagioni, Meoni 3, Perfigli 4, Mazzanti 4, Lorenzini 1, Frank 4, Benedetti 1, Poletti 1, Calevro 1, Vanello 3, De Giorgi, Vezioni. All.: Del Monte.
Arbitri: Marcelli-Ramoul.
NOTA: parziale primo tempo, 11-12.
MONTEPRANDONE – Brucia, eccome se brucia all’Handball Club Monteprandone. I celesti (di verde vestiti per il secondo anno consecutivo) perdono all’esordio in serie A2, categoria ritrovata a distanza di 4 anni, di un solo gol. Dopo una rincorsa durata un tempo e mezzo. E dopo avere sprecato, negli ultimi 40 secondi, possesso palla e superiorità numerica. Il 21-22 finale certifica che la stagione si preannuncia complicata, ma suggerisce pure che Monteprandone ha i mezzi per guadagnare la salvezza.
Dunque, mastica amaro l’Handball che resta in partita fino agli sgoccioli di partita, nonostante le assenze dell’unico volto nuovo, Sabbatini, Grilli (entrambi squalificati) e Khouaja (indisponibile per motivi personali). Coach Vultaggio fa debuttare in prima squadra il 2002 Campanelli e il 2001 Mattioli. Carrara, altra neopromossa, parte forte: 1-6 dopo 11 minuti. Monteprandone paga inesperienza ed emozione. La gara cambia quando meno te l’aspetti, e cioè dopo il rosso a capitan De Cugni. I verdi reagiscono e, trascinati da un Marucci (nella foto a terra) sugli scudi, alla faccia del ritardo di preparazione, costruiscono pazientemente la rimonta. È 11-12 all’intervallo, col parziale di 10-6 che infiamma il Colle Gioioso.
Ripresa molto equilibrata, col sorpasso timbrato dal solito Marucci e il +2 (18-16) al 17’. Da lì però la fatica si fa sentire e i ragazzi di Vultaggio non riescono ad allargare il gap. Alcuni momenti di smarrimento consentono a Carrara di tornare avanti e nei 40 secondi finali Monteprandone non è abbastanza lucida da sfruttare ultimo possesso e superiorità numerica.
Grande delusione alla fine, ma anche convinzione che una squadra così giovane potrà comunque dire la sua in un girone C molto tosto. “Siamo molto amareggiati, inutile nasconderlo” commenta coach Andrea Vultaggio. “La squadra avrebbe meritato di più. Un risultato positivo avrebbe dato grande linfa alla nostra rincorsa alla salvezza, ma purtroppo paghiamo il ritardo di condizione di alcuni elementi e l’inesperienza nei momenti clou della gara”.
Prossima tappa domenica 15 ottobre, a Chiaravalle.