Harakiri
Monteprandone

Monteprandone-Chiaravalle 26-28
MONTEPRANDONE: Di Girolamo, Giambartolomei, Sabbatini 4, Khouaja 3, Grilli 4, Funari, Marucci 5, Cani 3, Coccia 6, D’Angelo 1, Lattanzi, Parente, Campanelli, De Cugni. All.: Vultaggio.
CHIARAVALLE: Tanfani 4, Brutti 3, Rumori 2, Evangelisti 2, Selimi 6, Vichi 4, Ceresoli 7. All.: Fradi.
Arbitri: Rossetti e Pasqualin.
NOTA: parziale primo tempo, 14-10.
MONTEPRANDONE – Un autentico suicidio sportivo. Monteprandone butta nel cestino un derby che all’intervallo, sul 14-10, era saldamente nelle sue mani. Ma nella ripresa gli errori dei verdi si sprecano e il finale, il 28-26 di Chiaravalle, è equo. Due punti letteralmente gettati per l’Handball Club Monteprandone, che dunque rimanda anche stavolta l’appuntamento con i primi punti del 2018.
Dopo un primo tempo a senso unico, col +4 al riposo che sta persino stretto all’Hc, nel secondo la luce si spegne. In difesa gli uomini di coach Vultaggio sono molli e in avanti va anche peggio: tanti, troppi, i tiri regalati al pur ottimo portiere ospite Ballabio. A Monteprandone non bastano le buone prestazioni dei singoli (Coccia, l’ex Giambartolomei e Sabbatini).
Chiaravalle scappa sul +4, ma l’Handball Club, con un ultimo disperato tentativo, a un minuto e 30 secondi dalla sirena pareggia. Sembra il preludio al quarto pari consecutivo nel derby con Chiaravalle. Ma le disattenzioni difensive costano care a Monteprandone, che pure può recriminare per un grosso svarione arbitrale nel finale.
Il commento, amarissimo, di Andrea Vultaggio: “Non posso dare la colpa ai direttori di gara per un solo errore in 60 minuti. Avercene di arbitri così competenti. Piuttosto le colpe sono nostre. Sono dello scarso impegno di alcuni elementi durante la settimana e della conseguente mancanza di lucidità in campo. Eravamo sopra di 5 gol a 30 secondi dalla fine del primo tempo: non ci sono scusanti, abbiamo fallito e speriamo di rimediare a questa brutta figura prima possibile. Onore a Chiaravalle che ha meritato” conclude coach Vultaggio.
Nella foto l’ala monteprandonese, Leonardo Grilli