Monteprandone
che carattere

BUCCHIANICO – L’HC Monteprandone conta fino a 9. Tante sono le vittorie dei blu dopo quella messa nel borsone a Bucchianico, contro Guardiagrele (28-24 il risultato finale).
Esame di maturità superano a pieni voti, insomma. Nonostante una conduzione arbitrale molto contestata dalla squadra di coach Andrea Vultaggio e nonostante qualche assenza (la squalifica del pivot Cani e l’infortunio, a partita in corso, dell’ala Pantaleo).
Ma che fatica inaugurare in modo positivo il girone di ritorno. A Bucchianico, infatti, sfida spigolosissima, con alcuni falli degli abruzzesi ai limiti dell’antisportività gestiti in maniera perlomeno discutibile dalla coppia arbitrale campana, De Marco-Carcea. Monteprandone comanda sin dall’avvio. Ma Guardiagrele rimane sempre attaccata agli avversari. Anche perché ospiti peccano di inesperienza e soffrono pure le ridottissime dimensioni del campo. Ciononostante si va al riposo sul 14-11 in favore dell’HC.
Ripresa sulla stessa falsariga del primo tempo, poi capitan Coccia viene squalificato per una tripla esclusione e Pantaleo deve alzare bandiera bianca per un colpo proibito non sanzionato dai direttori di gara. Sembra la fine per Monteprandone, tanto che Guardiagrele agguanti il pari (19-19). Ma in quel momento, a 8 minuti dalla fine, l’HC trova la forza di rianimarsi. Anche grazie al citato Pantaleo (nella foto), che nonostante l’infortunio rientra in campo e trascina i compagni di squadra alla vittoria, la quinta consecutiva.
Il commento di coach Vultaggio: “Preferisco sorvolare sulla direzione arbitrale. Abbiamo portato a casa 2 punti che in virtù dei toni agonistici troppo marcati credevo non più possibili. Adesso pensiamo a leccarci le ferite e prepariamoci per la prossima difficile trasferta a Falconara”.
Questi i giocatori schierati dall’HC a Bucchianico e le rispettive marcature: Giambartolomei, A. Di Girolamo, Pantaleo 8, Coccia 5, Mattioli 4, Parente 3, P. Funari 1, Di Pietropaolo 1, Lattanzi 1, Carlini 5, Curzi, M. Di Girolamo, Khouaja, Salladini, F. Funari.